Quotidiano Sanità. I sindacati dei dirigenti medici sottolineano che se non ci sarà la definizione e la chiusura dell’accordo stralcio Contratto collettivo provinciale di Lavoro (CCPL) 2016-2018, relativo al contratto 2006, non ci potrà essere alcun tavolo di confronto per il nuovo contratto CCPL 2019-2021.
Si sta aprendo proprio in questi giorni il tavolo delle trattative per rinnovo dei contratti del CCPL (Contratto collettivo provinciale di Lavoro) 2019-2021, comparto sanità – area dei dirigenti medici, veterinari, odontoiatri e sanitari dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento (Apss), compresi i dirigenti delle professioni sanitarie, che è ancora fermo dal 2006 se non fosse per alcuni accordi stralcio. Il primo incontro fra APRaN e sindacati del comparto sanità è previsto per oggi. L’intersindacale dell’area dirigenziale del comparto sanità (costituita da Aaroi Emac, Anaao Assomed, Anpo Ascoti, Fials medici, Federazione Cimoâ€Fesmed, Federazione Fassid†Fvm) hanno inviato le loro proposte ad APRaN attraverso una nota, scrivendo nero su bianco quello che dovrebbe essere il percorso per arrivare alla chiusura del CCPL 2016-2018 e la riapertura del nuovo 2019-2021.
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