Illustrissimo Assessore alla Salute della Provincia Autonoma di Trento, attraverso questa lettera aperta siamo a chiederLe di concedere un momento di attenzione a quanto andremo ad esporre affidandoci all’unica modalità che ci è gentilmente concessa – l’ospitalità da parte di una testata giornalistica locale – considerato che, come già nella scorsa legislatura, sembra non esserci la disponibilità al confronto con i Rappresentanti sindacali dei Dirigenti dell’Area sanitaria del Servizio Sanitario Provinciale (SSP).
Se così fosse, ciò rappresenterebbe indubbiamente un aspetto piuttosto allarmante se si vuole che “le sfide della sanità del futuro che ci attendono siano realmente opportunità straordinarie per portare la sanità trentina a livelli di sempre maggior eccellenza”, parole pronunciatedal Presidente Fugatti nell’aula consiliare, il 21 dicembre 2023, presentando il programma per la XVII legislatura nel quale trova spazio, tra l’altro, la “vision” della sanità futura:
“… per realizzare un comparto sanitario sempre più al passo con le aspettative dei trentini e con le potenzialità dell’Autonomia, sarà necessario modificare la Legge 16, una “Rivoluzione” del nostro Sistema Sanitario Provinciale, … nasceranno l’Azienda Provinciale Sanitaria Universitaria Territoriale e la Cittadella della Salute, progetto costituito dal Nuovo Polo Ospedaliero di Trento, dall’Università con la Scuola di Medicina e le diverse Scuole delle Professioni Sanitarie, dalla Scuola di Medicina Generale. Non è mancato il richiamo alla volontà di “assicurare la meritata attenzione, anche economica, alle persone che operano in questo delicato settore”. “A tal proposito, mi piace ricordare che abbiamo rinnovato il contratto del pubblico impiego 2019-2021 (ed è imminente quello del 2022-2024, dove saremo i primi a livello nazionale a farlo), oltre ad essere stati i primi ad aver aggiornato quelli del mondo sanitario, la dimostrazione plastica che l’attenzione passa anche attraverso un equo riconoscimento economico”.
Bene!
Prospettive lusinghiere per i pazienti che beneficeranno della nuova sanità trentina (serviranno 5-6 anni per avere la completa funzionalità), e per quanti lavorano in sanità.
Peccato che tali prospettive non siano così lusinghiere per i Dirigenti medici, veterinari, odontoiatri e sanitari dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari (A.P.S.S.). Utile ricordare al riguardo che “la meritata attenzione” nei riguardi dei Dirigenti dell’area sanitaria ha richiesto oltre due anni di una estenuante contrattazione tra i Responsabili dell’Agenzia provinciale per la rappresentanza negoziale (A.P.Ra.N.) e i Rappresentanti delle Organizzazioni sindacali per raggiungere l’accordo, il 18 settembre 2023, finalizzato alla chiusura del Contratto Collettivo Provinciale di Lavoro (CCPL) del triennio 2016/2018, che consentiva qualche miglioria rispetto al contratto in vigore risalente al 2006. Il Presidente Fugatti ha proposto, in sede di avvio di questa nuova legislatura, “la definizione di un patto tra le categorie economiche, il Sindacato e la Provincia, volto a recuperare nel tempo i differenziali retributivi presenti diffusamente in Trentino rispetto al resto d’Italia”. Aspetto peraltro scontato visto che a livello nazionale il 23 gennaio 2024 è stato sottoscritto in via definitiva il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro2019-2021 (CCNL), area della dirigenza, che prevede l’aumento degli stipendi di medici, veterinari e dirigenti sanitari al quale la contarrattazione provinciale deve, obbligatoriamente, allinearsi.
Assessore Tonina, le chiediamo formalmente di incontrarci e ascoltare quanto, quali Rappresentanti dei Dirigenti della sanità, riteniamo indispensabile illustrarLe, ascoltarci sarebbe un primo segnale positivo per rispondere al forte malessere di chi lavora dentro l’azienda sanitaria, malessere che dipende solo in parte, e forse la meno rilevante, dal trattamento economico. La convocazioni in A.P.Ra.N. per l’avvio della contrattazione provinciale relativa al triennio 2019-2021, prevista per il 7 marzo, è una risposta utile ma non sufficiente.
Un secondo tema rilevante, sul quale investire per attrattività e trattenimento, è rappresentato dalla precaria conciliazione famiglia-lavoro che coincide con il sempre più frequente mancato rispetto delle condizioni di lavoro contrattualizzate e cioè dal mancato rispetto dell’orario di lavoro, della turnistica, delle guardie, delle reperibilità, dei riposi e delle ferie.
Ecco allora che al di là degli aspetti economici dovrà emergere con grande evidenza la consapevolezza che, nella Gestione delle Risorse Umane, il rispetto delle regole del gioco nei rapporti di lavoro è una componente essenziale per l’ottenimento di qualsivoglia cambiamento che coinvolga i professionisti.
Nella discussione che è seguita alla presentazione del programma di legislatura l’ex assessore Segnana ha sottolineato “le difficoltà che si riscontrano con i sindacati dei medici, che pongono resistenze alla mobilità dei professionisti in base al principio che non devono essere i medici a girare con la valigia, ma i pazienti”.
Se le regole del gioco nei rapporti di lavoro sono dettate dei contratti collettivi è evidente che la posizione dei sindacati dei medici non andava letta come “ostruzionismo” ma semplicemente come esercizio del legittimo diritto di rappresentanza sindacale.
“… il nostro territorio, così bello e diverso, non ugualmente semplice da raggiungere, ha bisogno di presidi sanitari diffusi e di qualità”, ha ricordato il Presidente Fugatti: parliamone, nel rispetto dei ruoli e delle regole.
Nuovo contratto, attrattività e trattenimento saranno aspetti fondamentali per mettere a terra la futura Azienda Provinciale Sanitaria Universitaria Territoriale.
È questo il terzo tema, da noi ritenuto rilevante, che il Presidente Fugatti così prospetta:“Intendiamo costituire un’Azienda che sarà “un unicum” nazionale. Mi spiego: tutta la nostra Provincia, con i suoi presidi attuali e le future realizzazioni del PNRR territoriali, saranno luoghi di Assistenza, Ricerca e Formazione consentendo agli attuali professionisti, agli studenti di esercitare le proprie attività e di formarsi”.
Sembra utile suggerire che anzichè pensare ad “un unicum” nazionale sia utlie riflettere su cosa sta accadendo ed è accaduto nelle realtà che stanno vivendo o hanno vissuto l’integrazione tra le modalità organizzative di due realtà tra loro così diverse: Servizio Sanitario e Università.
Molti sottolineano come i due sistemi risultino, di fatto, estranei l’uno all’altro, scarsamente permeabili, con personale separato da prerogative e compiti differenti, in una condizione che rende teso il rapporto e difficile la collaborazione.
Indispensabile la definizione di norme, e il loro rispetto, che stabiliscano, in maniera trasparente la dotazione strutturale e la articolazione organizzativa necessaria all’esplicazione della funzione didattica e di ricerca. La mancanza di tali regole rende indefiniti i confini della presenza universitaria dentro le strutture del Servizio sanitario, aspetto che viene avvertito dal personale ospedaliero come una minacciosa mina vagante all’interno delle Aziende Integrate.
Illustrissimo Assessore alla Salute della Provincia Autonoma di Trento, con ogni probabilità tra cinque anni il Presidente Fugatti farà dell’altro, Lei, al termine della sua terza legislatura, probabilmente prenderà un periodo di meritato riposo.
Noi, Rappresentanti sindacali dei Dirigenti dell’Area sanitaria dell’A.P.S.S., saremo ancora “sul pezzo” per contribuire fattivamente a che quanto prospettato dal Presidente nel programma per la XVII legislatura “…la nuova filosofia dell’organizzazione dell’assistenza sanitaria e il nuovo patto per il Trentino, un patto sociale, economico e culturale fra tutte le sue diverse componenti, per consentirgli di continuare ad essere riconosciuto come un’eccellenza” si realizzi concretamente e non sia, come spesso è accaduto, semplice propaganda.
Nel ringraziare dell’attenzione inviamo distinti saluti
Luca Filetici AAROI EMAC
Marco Scilieri ANAAO ASSOMED
Fulvio Campolongo ANPO – ASCOTI – FIALS MEDICI
Sonia Brugnara CIMO – FESMED
Giorgio Temporin FASSID – FVM