Adeguamento delle indennità dei consiglieri regionali
Con un gioco di magia degno del più bravo prestigiatore si è svolto pochi giorni fa in consiglio regionale il blitz sull’adeguamento dell’indennità economica dei consiglieri regionali.
Ebbene pochi giorni prima la Provincia aveva fatto sapere alle OO.SS della dirigenza medica e sanitaria, per tramite dell’Apran, che non ci sono soldi per finanziare il contratto (che data 2005 salvo un risibile adeguamento all’inflazione nel 2016), stante la congiuntura economica, e che anche per vedere riconosciuto l’incremento del 27% sull’indennità di esclusività dovremo attendere la riapertura del contratto. Rileviamo che la congiuntura economica ha colpito tutto il territorio nazionale, dove peraltro si è già provveduto sia al rinnovo del contratto sia, con la finanziaria di fine 2020,alla tanto attesa rivalutazione dell’ indennità di esclusività, e che, nel pieno della congiuntura economica pandemica, il governo ha voluto comunque testimoniare alla dirigenza medica e sanitaria, il riconoscimento concreto e non solo a parole dell’impegno profuso in questo difficilissimo momento.
Pare che invece in Trentino si sia scelta la strada del piagnisteo e della menzogna. Ma si sa che le bugie hanno le gambe corte e alla fine i nodi vengono al pettine. Una brutta pagina di storia politica della Regione che oltre a dimostrare scarsa coerenza, rivela la persistente consuetudine di tenere in scarsa considerazione le ricadute di alcune discutibili scelte politiche.
Trento, 25 luglio 2021
Federazione CIMO – FESMED
(dr.ssa Sonia Brugnara)
ANAAO Assomed
(dr. Marco Scillieri)